La politica e il divano

Siamo certi di non avere scampo ?
Di doverci rassegnare all’idea che il luogo della politica più amato dagli italiani sia il divano?
Che non c’è partecipazione senza telecomando ?
Che in quanto a contenuti basta e avanza il verbo irradiato via etere dai leaders?
E se invece valesse ancora la pena provare a ricostruire luoghi, forme, contenuti della Politica?
Una politica che viva di cose da fare e non solo di alleanze ? Che abbia voglia di guardare un po’ aldilà degli appuntamenti elettorali?
Fatta di rapporti consapevoli tra persone, associazioni, sindacati, partiti, istituzioni?
Che possa rappresentare, come ha scritto Hanna Arendt, la sfera dell’esistenza autentica di ciascuno di noi?
Come la penso io ve lo dico nei prossimi giorni.
E se per intanto provaste a raccontare come la pensate voi?

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