Ho letto di emozioni, di sensazioni, di domande, di risposte, di ansia, di paura, di senso d’inadeguatezza, di gioia, di nostalgia, di soddisfazioni, di stupore, di amore, di ricordi, di volti, di luoghi sconosciuti, di luoghi noti, di notti insonni, di cose non dette, di cose non fatte, di cibo buono, di sapori amari, di dolci, cappuccini, letti stretti e corti, di scienza, di lavoro duro, di tecnologia, di scoperte sensazionali, di belle persone, di cervelli sublimi, di un giovane musicista, della sua chitarra, di fiori di ciliegio, di inchini, di treni puntuali, di novità, di risate, di qualche lacrimuccia.
Ho letto di uomini che non saranno mai caporali, di gente fantastica.
Adesso leggo il mondo anche con queste parole e sono più ricca.
Ho letto Enakapata!
Grazie Adriano. Detto da te è un bellissimo complimento!
Ottima Deborah !! Poche righe dense del tutto, un perfetto assello di enakapata, come quello che si fa ai cocomeri