maria d’ambrosio vincenzo moretti rosaria peluso
tag keywords idee-guida
#sensemaking
#lavorobenfatto again and again
#bellezza again and again
#connettivismo again
#culturaorganizzativa
#tecnologie
#consapevolezza
#competizionecollaborazione
#intelligenzeplurali
#fareèpensare
#mitirazionali
#protesipotenziamento
#ambiente
#contesto
#spaziofisico
#scuolafamiglia
#territoriomondo
caso di studio
diario della prima A
osservazioni e valutazioni della maestra rosaria peluso
output
1. costruisci il tuo albero della conoscenza attraverso l’analisi del diario della IA.
2. indica quali sono le competenze generate e strutturate nella classe della I A e più in generale quali sono i risultati prodotti dal processo in corso.
3. presenta una proposta di tuo intervento didattico per le attività del prossimo anno della II A.
4. Proponi una tua biblioteca multimediale (dalle metodologie alle esperienze) di supporto alle attività del prossimo anno.
per saperne di più
web
#lavorobenfatto
mda enterprise
il coltello e la rete
sociologia dell’organizzazione
talento in cerca di organizzazione
libri
Electric Extended Embodied. Ambienti cognitivi (in corso di stampa)
Il coltello e la rete
#LavoroBenFatto. Industria culturale 3.0 e …
Testa, Mani e Cuore
Dizionario del Pensiero Organizzativo
Media corpi saperi. Per un’estetica della formazione
La cosa più importante di esperienze simili, a mio avviso, è quella di lasciare spazio alla creatività, di dare modo alle persone di poter realizzare ciò in cui credono, e di realizzarlo nel migliore dei modi possibili. Concretizzare le proprie idee, costruendo la realtà, grazie ad una persona che lascia uno spunto magari alla classe per poter lavorare, e poi la classe a poco a poco costruisce il proprio contesto nel quale il processo di apprendimento prende forma facendo esperienza dell’applicazione delle nuove idee nel contesto.
si, Maria, direi che la cultura digitale consente proprio di estendere le possibilità del creare, dare forma alle idee, condividerle e generarle attraverso le molteplici interazioni che si possono attivare in real time (sincrono) e non. Queste possibilità tracciano anche una metodologia del formare e del formarsi che incide sull’apprendimento e sulla dimensione attiva, co-costruttiva, che lo attraversa e ne fa un processo in divenire. Intanto io e Vincenzo Moretti aspettiamo i vostri lavori. 🙂